L’Italia per avere una crescita duratura deve “agire”, “non rincorrere facili promesse e recuperare il senso dell’impegno e del sacrificio”: lo afferma il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, nel suo intervento all’assemblea 2019. Servono decisioni “coraggiose”: “siamo mossi dalla visione di un Paese migliore, da costruire con il coraggio delle scelte di oggi”, spiega. E “dalla consapevolezza che possiamo farcela anche grazie ai tanti punti di forza di un’industria larga : manifatturiera, delle costruzioni, dei servizi, della cultura e del turismo”.
In parole povere: più lavoro, meno debito, più crescita e un piano shock per le grandi infrastrutture e le piccole opere “destinate a mettere in sicurezza suolo, ponti, scuole e ammodernare strade”.
Più crescita e meno debito sono “precondizioni per raggiungere più lavoro, a partire dai giovani, la vera priorità nazionale europea”.
Serve infatti “un grande piano di inclusione dei giovani che offra loro la possibilità di crescita professionale adeguata alla competenze”.
Infine è necessario “ridurre il carico fiscale a vantaggio dei lavoratori per aumentare i salari, migliorare il potere d’acquisto e stimolare per questa via la domanda interna oggi particolarmente depressa”.