Le mosse della Yellen, rebus ripresa e stimoli incerti 

AGI – Il futuro segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen dovrà innanzitutto fare i conti con una ripresa che negli Usa sta perdendo slancio per il mancato accordo al Congresso sui nuovi stimoli all’economia. Se confermata dal Senato la Yellen, secondo il Wall Street Journal, dovrà perciò svolgere un ruolo chiave per sbloccare questa impasse. I parlamentari sono divisi sulla quantità di aiuti di cui l’economia ha bisogno.

 I repubblicani del Senato, preoccupati per i deficit di bilancio record, hanno proposto un pacchetto da 650 miliardi di dollari destinato alle imprese più colpite, inclusi ristoranti e compagnie aeree. I dem invece invece spingono per per una misura ben più consistente da 2.200 miliardi di dollari, che includa aiuti per i governi statali e locali, i lavoratori senza lavoro e una strategia nazionale per i test sul coronavirus.  La Yellen ritiene insomma che un brusco freno alla spesa pubblica possa far rallentare la ripresa, come successe nella  recessione del 2007-09. 

Prima mossa: rilanciare i prestiti di emergenza Fed

La Yellen, 74 anni, è stata governatrice della Fed dal 1994 al 1997 e alla fine degli anni ’90 è stata presidente del Consiglio dei consulenti economici della Casa Bianca. Inoltre è stata presidente della Fed di San Francisco dal 2004 al 2010, vicepresidente della Fed dal 2010 al 2014, insieme all’allora presidente Ben Bernanke. E dal 2014 al 2018 il presidente Barack Obama l’ha scelta per guidare la Fed.

Non c’è nessuno con più esperienza per aiutare a tirare fuori l’economia dal fosso”, ha detto  il senatore Ron Wyden dell’Oregon, il democratico che presiede la commissione finanziaria. Una delle sue prime decisioni potrebbe essere se rilanciare diverse linee di prestito di emergenza che il Tesoro ha stabilito quest’anno con la Fed per aiutare a sostenere i mercati del credito. Steven Mnuchin, segretario al Tesoro di Trump, ha detto la scorsa settimana che i programmi scadranno alla fine dell’anno, nonostante le obiezioni della Fed.

La squadra di transizione dell’amministrazione Biden ha criticato la decisione. “Il coordinamento politico e monetario potrebbe diventare ancora più importante in un’era in cui i tassi di interesse a breve termine sono vicini allo zero, privando la Fed di uno strumento chiave”, ha detto al Wsj Mark Sobel, ex vice segretario del Tesoro per la politica monetaria e finanziaria internazionale. “Questo migliorerà il dialogo silenzioso che esiste tra la Fed e il Tesoro”, ha aggiunto.

La Yellen ha già svolto quel ruolo come presidente della Fed, quando si è incontrata regolarmente a colazione con l’allora segretario al Tesoro Jack Lew e successivamente con il signor Mnuchin, che ha mantenuto la tradizione con Jerome Powell, l’attuale presidente. 

Seconda mossa: la ripresa delle relazioni con la Cina

Il secondo passo della Yellen sarà il ruolo che svolgerà per rafforzare le relazioni con i partner economici statunitensi in tutto il mondo e in particolare le relazioni con la Cina, la seconda economia al mondo, con la quale l’amministrazione è entrata in rotta di colliisione. Larry Summers, ex segretario al Tesoro durante l’amministrazione Clinton, ha detto che il Tesoro di Biden dovrà enfatizzare l’impegno internazionale e aiutare a coordinare una risposta globale alla crisi economica, inclusa la ricerca di impegni da parte dei paesi per stimolare la domanda, fornire nuovo sostegno ai mercati emergenti ed evitare misure protezionistiche.

“È probabile che l’eredità del prossimo segretario risieda più sulla scena internazionale che altrove“, ha sostenuto in una recente discussione con il Peterson Institute for International Economics. La signora Yellen supervisionerà anche le sanzioni internazionali, la regolamentazione finanziaria e la gestione del debito pubblico di 21.000 miliardi di dollari.

Senza controllo Senato difficile passi aumento tasse

A meno che i Democratici non riescano a prendere il controllo del Senato vincendo a gennaio due ballottaggi in Georgia, è improbabile, secondo il Wsj, che l’amministrazione Biden ottenga l’approvazione del Congresso per il suo programma di  aumenti delle tasse sulle società e sui ricchi. Tuttavia, i democratici si aspettano che il Tesoro rivisiti molte delle leggi varate dall’amministrazione Trump che hanno implementato i tagli fiscali del 2017.

Ciò potrebbe significare un’inversione delle attuali leggi che consentono ad alcune multinazionali di abbassare le tasse statunitensi sulle entrate realizzate all’estero. Tuttavia il Tesoro può spingere l’Internal Revenue Service a concentrarsi maggiormente sulle imprese e sui ricchi e meno sui beneficiari di redditi bassi. a basso reddito del credito d’imposta sul reddito da lavoro. per far ciò occorrerbbe però una formazione di alto livello dei revisori pubblici e, secondo il Wsj, è difficile che l’amministrazione Biden possa realizzare ciò senza adeguati finanziamenti sostenuti dal Congresso. 

 

Agi