AGI – “Nei giorni festivi e prefestivi di dicembre non si possono comprare i regali di Natale nei centri commerciali. Perché? I negozi dei centri commerciali sono sicuri quanto quelli dei centri cittadini”. Inizia così l’intervento che sei tra le associazioni più rappresentative del commercio hanno pubblicato a pagamento sulle principali testate giornalistiche in edicola oggi. Un’intera pagina in cui campeggia la foto di un ingresso ai negozi con la saracinesca abbassata. E nel titolo un grosso ‘Perché’ in evidenza.
La domanda è rivolta al Governo che nell’ultimo Dpcm ha imposto, tra le nuove misure per arginare i contagi da Covid, la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi nel periodo delle feste di Natale. Misure che per Confcommercio, Coop, Ancd, Consiglio nazionale dei Centri commerciali (Cncc), Federdistribuzione e Confimprese sono “contraddittorie”.
Sottolineano le associazioni: “Per garantire la sicurezza, abbiamo investito su tutti i nostri 40.000 punti vendita, con l’aiuto e il massimo impegno di chi ci lavora. Perché, allora, si toglie alle persone il diritto di scegliere dove andare a fare i propri acquisti?”. Da qui la richiesta “con urgenza” di un intervento che modifichi le norme “per assicurare la sopravvivenza dei punti vendita presenti nei 1.300 centri commerciali in Italia che danno lavoro a 780.000 persone”.