AGI – Il segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen, sostiene che una recessione negli Stati Uniti non sia “inevitabile”. Pochi giorni dopo l’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed, che ha sollevato i timori della prospettiva di una possibile contrazione economica, la Yellen ha parlato in un’intervista con la Abc, argomentando che si aspetta “l’economia rallenti” mentre passa ad una “crescita lenta”.
L’ipotesi di una recessione negli Stati Uniti prende corpo dopo la storica decisione di mercoledì della banca centrale di alzare di tre quarti di punto i tassi di riferimento, nel tentativo di frenare l’inflazione galoppante.
“Il presidente della Fed Powell ha affermato che il suo obiettivo è ridurre l’inflazione mantenendo un mercato del lavoro forte. Ci vorranno abilità e fortuna, ma credo che sia possibile”, spiega il segretario al Tesoro, definendo “inaccettabile” il livello raggiunto dall’inflazione.
La titolare dei conti federali statunitensi ritiene che l’aumento dei prezzi sia legato in parte all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. “Le cause sono globali, non locali – ha sostenuto – ed è improbabile che questi fattori diminuiscano immediatamente”. Soprattutto Yellen sottolinea: “La priorità del presidente Biden è ridurlo”.
Un passaggio dell’intervista è dedicato anche ad alcuni dazi alla Cina ereditati dall’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump. Secondo Yellen “non avevano alcun senso strategico” e ha aggiunto che il presidente Joe Biden li sta esaminando come un modo per ridurre l’inflazione.
A Washington qualcuno è convinto che la recessione non sia inevitabile