(AGI) – Roma, 12 apr. – Un’agricoltura capace di restituire alla terra la sua ricchezza e fertilita’ grazie all’utilizzo di piante, tecniche e preparati naturali. E’ l’agricoltura biodinamica, che da oggi trova uno spazio dedicato anche a FICO Eataly World, il parco agroalimentare piu’ grande del mondo che aprira’ a Bologna in ottobre: questa mattina, un piccolo appezzamento e’ stato seminato con diverse varieta’ di graminacee, crucifere e leguminose, iniziando la trasformazione di un terreno di riporto dell’ex mercato ortofrutticolo, mai coltivato prima. La semina dell’area dedicata all’agricoltura biodinamica e’ stata affidata alla Cooperativa La Collina di Reggio Emilia, che seguira’ la coltivazione dimostrativa nella Fabbrica Italiana Contadina in forza di un accordo con l’associazione del settore, per promuovere la conoscenza di questo tipo di agricoltura sostenibile. Alla giornata hanno partecipato Andrea Ferretti e Enea Burani, rispettivamente presidente e fondatore della Collina, e Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica e vice-presidente di Federbio (Federazione italiana Agricoltura Biologica e biodinamica), oltre che direttore di APAB, istituto di formazione riconosciuto dalla Regione Toscana. Al loro fianco, Tiziana Primori, amministratore delegato di FICO Eataly World, Andrea Segre’, presidente del CAAB e di Fondazione FICO e Alessandro Bonfigliol, direttore generale CAAB e segretario della Fondazione FICO.
Il Parco del cibo – insieme a fabbriche di produzione, ristoranti, mercato, aree permanenti dedicate alla cultura e alla didattica – racchiudera’ la meraviglia della biodiversita’ italiana attraverso due ettari di campi e stalle all’aria aperta. Con 200 animali e 2.000 cultivar tipici, offrira’ l’opportunita’ di conoscere l’agricoltura italiana e vivere l’esperienza diretta dei nostri territori, attraverso coltivazioni a bassissimo impatto ambientale, fra cui il piccolo appezzamento biodinamico seminato oggi. “Rispetto alle altre tecniche agronomiche convenzionali – spiegano Andrea Ferretti ed Enea Burani de La Collina – i terreni vengono gradualmente sviluppati fino a ottenere uno stato ricco, friabile, ben strutturato e ben drenato, attivando forze e organismi che lavorino per la creazione di humus e sostanza organica viva nel terreno”.
“Portare l’agricoltura biodinamica a FICO – sottolinea Tiziana Primori, amministratore delegato di FICO Eataly World – consentira’ a milioni di persone di conoscere e sperimentare dal vivo l’importanza di una agricoltura sostenibile, buona per le persone, la salute e l’ambiente, di grande valore culturale ed etico. Anche simbolicamente, la semina di oggi restituisce questi terreni alla loro vocazione e li rende fertili, capaci di far crescere valori, come l’amore e la conoscenza della natura, fondamentali per il nostro futuro”.
E Andrea Segre’, presidente CAAB e Fondazione FICO spiega che “l’agricoltura biodinamica, grazie alla lettura introdotta da Rudolf Steiner, ci incoraggia a coltivare una dimensione spirituale nel legame intimo con la terra, a tutto vantaggio della qualita’ degli alimenti e della fertilita’ futura dei nostri campi. Come Preside della Facolta’ di Agraria all’Universita’ di Bologna avevo siglato un pionieristico accordo con i produttori biologici e biodinamici di Federbio. Nel tempo ho approfondito l’impegno di una paladina del biodinamico, la fondatrice del FAI Giulia Maria Crespi. Per questo sostengo che agricoltura significa anche paesaggio, biodiversita’, vuol dire quindi turismo e messa in sicurezza del patrimonio naturale. Da questi presupporti partiremo con le iniziative della Fondazione FICO per l’educazione alimentare e alla sostenibilita’: progetti rivolti innanzitutto alle giovani generazioni, alle quali affideremo presto il testimone del pianeta”. Anche Alessandro Bonfiglioli, direttore generale di CAAB e segretario della Fondazione FICO evidenzia che “il tema della sostenibilita’ alimentare rientra nella mission portante di CAAB: innanzitutto perche’ la Nuova Area Mercatale del Centro promuove la produzione, la commercializzazione e il consumo di frutta e verdura sostenibili e di alta qualita’. Ma CAAB sostiene concretamente l’educazione alimentare anche per gli under 30 e le giovani famiglie che hanno ricevuto in concessione, nelle ultime stagioni, uno dei nostri 108 Orti urbani, con il valore aggiunto di un tutoring specifico. La notizia e’ che CAAB entro il mese di maggio potra’ inaugurare 108 nuovi Orti per la citta’, siti nell’Azienda Agricola dell’Agenzia Pilastro, ciascuno di 35 metri quadrati. Il bando per l’assegnazione sara’ operativo a fine estate”. “Da settant’anni – sottolinea Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica e vice-presidente di Federbio – l’impegno degli agricoltori biodinamici e’ di contribuire all’eccellenza agricola italiana. Si tratta di un patrimonio che va messo a disposizione dei cittadini, degli agricoltori e delle nuove generazioni di agronomi. Un cammino questo, che vogliamo condividere con chi lavora a un modello agricolo italiano di alta qualita’”. (AGI)
Bru