Vino: 40 metri sotto il mare,il segreto per un Bandol d’eccezione

(AGI/AFP) – Saint-Mandrier-sur-Mer (Francia), 24 giu. – Tuffarsi nelle profondita’ del Mediterraneo e scegliere un vino speciale, dal gusto inedito. Centoventi bottiglie di Bandol – binaco, rosso e rose’ – sono state messe a invecchiare per un anno a 40 metri sotto il mare, al largo della Costa Azzurra, per esaltarne gli aromi e generarne di nuovi. “Tutto e’ iniziato con la scoperta di anfore di centinaia o migliaia di anni, e con i piu’ recenti ritrovamenti di bottiglie di vino e champagne depositate per decenni sui fondali marini”, ha spiegato il direttore della scuola di sub di Saint-Mandrier (sud-est della Francia), Jerome Vincent, che negli anni si e’ appassionato a questo tipo di scoperte. Un ‘cacciatore di relitti’ che ha trovato decine di bottiglie affondate durante la Seconda Guerra Mondiale. “La gente di qui ha assaggiato questi vini e li ha molto apprezzati”, racconta Vincent spiegando come e’ nata l’idea di mettere a invecchiare il vino sul fondo del mare.
Cosi’ la casa di vini Bandol e la scuola sub di Saint-Mandrier hanno deciso nel 2016 di cercare il terreno piu’ adatto (parliamo di fondale marino…) per seppellire e far invecchiare alcune bottiglie di vino. La loro ricerca li ha portati in un’area protetta utilizzata dalla scuole di sub della zona per formare i propri allievi. Gli esperti di vino coinvolti nel progetto ritengono che “l’invecchiamento sott’acqua oltre ad esaltare gli aromi possa generarne di nuovi”, ha spiegato ancora Jerome Vincent. “Per il vino un buon invecchiamento e’ un lento invecchiamento. E nelle acque profonde, in assenza di luce, di aria e di sbalzi di temperatura la situazione e’ ideale”, ha spiegato uno dei produttori che partecipa all’esperimento. Cosi’ 120 bottiglie di Bandol sono state sepolte sotto il mare e altre 120 messe a invecchiare in una cantina tradizionale, cosi’ da essere dopo un anno stappate, degustate e confrontate. Alla prima degustazione si sono dati appuntamento diversi sommellier di fama nazionale e internazionale. Unanime il verdetto: il vino nelle bottiglie invecchiate in acqua “ha liberato tutta la complessita’ e la ricchezza dei suoi aromi”. L’esperimento e’ riuscito ma il costo di oltre 13.000 euro ha convinto i produttori di Bandol che avviare una produzione su larga scala sarebbe troppo oneroso. (AGI)
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