L'Ue ha imposto a Google una multa da 2,42 miliardi di euro. Ma che ne sarà (se li incasserà) di questi soldi? Matteo Blasi, uno sviluppatore 22enne di Bolzano, un'idea ce l'ha: “L’Europa li reinvesta nelle giovani startup digitali”. Un percorso alla Robin Hood che toglie ai grandi (Mountain View è stato accusata di abusato di posizione dominante) per dare ai piccoli. Per promuovere l'idea, Blasi ha lanciato anche una petizione su Change.org, rivolta al presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker.
“Per ottenere finanziamenti – spiega Balsi – oltre agli angel e ai venture capitalist, anche l’Unione europea mette a disposizione alcuni milioni di euro destinati alle startup innovative. Cifra però sempre molto lontana, ad esempio, dai 10 miliardi messi recentemente a disposizione da Macron per le sole startup francesi”. Il ragionamento non fa una piega. “La disponibilità di grossi capitali a cui le startup possono attingere – aggiunge – è da sempre il punto cardine per attrarre talenti e per sviluppare nuove e robuste comunità di imprese, fondamentali per arrivare a storie di successo. Il network di venture capitals in Silicon Valley e i grossi investimenti per promuovere il mondo startup israeliano ne sono l'esempio”. Certo, visti dall'ottica di un mercato italiano ancora asfittico, 2,43 miliardi sarebbero un bel tesoretto. Ma, al di là della fattibilità (tutta da verificare), trasferire un gruzzolo una tantum (come una maxi-multa) non risolverebbe certo il problema. E non renderebbe Milano come Tel Aviv.
Quella di Blasi, allora, è prima di tutto una provocazione. Destinare la somma alle startup sarebbe per l'Europa, dice, “un’occasione d’oro per dimostrare, senza particolare sforzo, l'effettivo interesse nel futuro dei suoi giovani imprenditori. Vediamo se saprà coglierla”. Poi, certo: oltre alla provocazione c'è anche il marketing. Blasi è il ceo di Flashbeing, un’applicazione italiana che racchiude in un’unica schermata tutte le principali attività professionali di una persona collegando notizie, chat e agenda. Nel 2014 ha chiuso un round da 250mila euro ed è in cerca di nuovi capitali. Un po' di visibilità non fa mai male. Anche grazie a una provocazione.