Due mesi, 16 studenti-ricercatori di 10 nazionalità, 12 città e 10 Paesi in tutto il mondo. È questo il programma della “Food Innovation Global Mission” che partirà domani da Bologna per un giro nei principali food tech hub globali. A sporcarsi le mani saranno dunque 16 gli studenti-ricercatori del “Food Innovation Program 3.0”, Master internazionale di secondo livello sulla Food Innovation organizzato presso UNIMORE (Università di Modena e Reggio Emilia) da Future Food Institute, organizzazione no-profit italiana impegnata nella ricerca, nella promozione e nella formazione nell’ambito dell’innovazione alimentare (FFI), in collaborazione con l’Institute For the Future di Palo Alto. I risultati verranno poi presentati in occasione della prossima edizione della Maker Faire Rome che si terrà dal 12 al 14 ottobre.
Si parte da Bologna per proseguire nei principali food tech hub del mondo Amsterdam, Madrid, Valencia, Berlino, Toronto, New York, San Francisco, Tokyo, Hong Kong, Shanghai, Mumbai, Bangkok. Ed è in questi luoghi del cibo che la delegazione incontrerà aziende, startup, makers, scienziati per promuovere un approccio più sostenibile e consapevole dell'alimentazione e sviluppare nuove tecnologie e innovazioni nel settore alimentare.
Gli obiettivi di questo giro del mondo sono stati individuati in quattro macro-aree:
- promuovere un approccio più sostenibile e consapevole all’alimentazione,
- sviluppare nuove tecnologie ed innovazioni in ambito food,
- mettere in contatto i centri di ricerca con il mondo delle imprese,
- formare nuovi talenti che possano essere i “future food leaders”
L'accordo (a lungo termine) sulla ricerca
Intanto il Future Food Institute ha siglato un accordo di collaborazione con Food Innopolis, la piattaforma sulla food innovation più influente della Thailandia, e il National Science Technology and Innovation Policy Office per la realizzazione di un programma di attività a lungo termine basato sulla ricerca, lo sviluppo e l’innovazione nell’industria alimentare.
Il Food Innopolis Project conta a oggi, 3.000 ricercatori, 10.000 studenti di Food Science&Technology, 9.000 aziende alimentari coinvolte, 150 laboratori di ricerca, 20 impianti pilota e 70 Università.
La collaborazione, di durata triennale, coinvolgerà agenzie governative, istituzioni accademiche e di ricerca nel campo dell’innovazione alimentare di entrambi i Paesi.
In particolare, la collaborazione prevederà:
● la creazione di network collaborativi tra i due Paesi
● una mission per portare le delegazioni di entrambi i Paesi verso i mercati globali della food innovation
● programmi ed eventi legati all’innovazione alimentare
● uno scambio di programmi tra dirigenti, ricercatori e studenti di entrambi i Paesi
● la mobilitazione di risorse per creare una collaborazione congiunta su programmi di innovazione alimentare, condividendo conoscenze e competenze in settori di reciproco interesse
● la promozione dell’innovazione alimentare in Italia e Thailandia.
"Il Future Food Institute – ha dichiarato Sara Roversi, Fondatrice del FFI – sta investendo in Asia, perché lo riteniamo un hub centrale nel processo di innovazione della filiera agroalimentare e per il relativo impatto sulle grandi sfide che dobbiamo affrontare nel futuro: dai cambiamenti climatici, alla lotta per una equa distribuzione di un cibo sano e salubre. E’ per questo che apriremo presto una sede ad Hong Kong ed è per questo che stiamo consolidando le relazioni con la Thailandia, dove a Novembre realizzeremo il primo Hackathon sulla filiera del riso. Siamo felici che Food Innopolis e il Parco Scientifico e Tecnologico abbiano scelto noi come miglior partner a livello mondiale per affiancarli nel processo di sviluppo e innovazione del proprio tessuto imprenditoriale, e non solo”.