Roma – Addio a Equitalia e agli interessi di mora, niente aliquota forfettaria al 35% per il contante nella 'voluntary disclosure'; via gli interessi sulle multe. Sono i punti principali del decreto "disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili", pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale.
Nel decreto fiscale collegato alla manovra si legge anche che le domande per usufruire della rottamazione delle cartelle erariali, cancellando sanzioni e interessi, dovranno essere presentate entro 90 giorni da oggi, quindi entro il 21 gennaio. Equitalia sarà soppressa a decorrere dal 1 luglio 2017 e al suo posto viene istituito un ente pubblico economico denominato "Agenzia delle entrate-Riscossione".
Il decreto prevede la "definizione agevolata" dei carichi affidati alla riscossione di Equitalia dal 2000 al 2015: i debitori potranno estinguerli senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora, e potranno dilazionare il pagamento di quanto dovuto in quattro rate.La terza rata entro il 15 dicembre 2017 e la quarta entro il 15 marzo 2018. Alle multe per violazioni al codice della strada saranno cancellati i soli interessi.
Per quanto riguarda la procedura di collaborazione volontaria, il decreto stabilisce la riapertura dei termini per le violazioni commesse fino al 30 settembre 2016: sarà possibile avvalersi della 'voluntary disclosure' fino al 31 luglio 2017. Abbandonata invece l'ipotesi dell'imposta forfait al 35% sul contante da regolarizzare. Il decreto, inoltre, contiene misure per il potenziamento della riscossione e per il recupero dell'evasione, nonchè delle disposizioni sul credito d'imposta.
Tra le novità, la trasmissione dei dati Iva su base trimestrale. Dalla rottamazione delle cartelle di Equitalia e dal sistema di 'definizione agevolatà l'erario conta di ottenere un gettito di 2 miliardi. Infine, il decreto contiene misure a favore dei Comuni per l'accoglienza di migranti (600 milioni); il potenziamento del tax credit per il cinema e l'audiovisivo (30 milioni); l'incremento al fondo per l'occupazione (592,6 milioni); autorizzazione alla spesa (17.388.000 euro) per la partecipazione di personale militare alla missione di supporto sanitario in Libia; l'autorizzazione alla spesa per investimenti Fs (720 milioni); il rifinanziamento al Fondo Pmi (895 milioni). (AGI)