Il presidente americano, Donald Trump, torna a minacciare di imporre nuove tariffe sulle auto prodotte all'estero, anche in risposta al piano della General Motors di chiudere cinque fabbriche e licenziare 15 mila lavoratori. In due tweet, il capo della Casa Bianca ha spiegato che è in corso la valutazione di estendere le tariffe in vigore sulle importazioni di piccoli mezzi commerciali aiuterebbe il settore. "Il motivo per cui il settore dei furgoni negli Usa è così florido è perché, per molti anni, ci sono state tariffe del 25% su quelli che entravano nel nostro Paese" ha twittato.
"Se facessimo lo stesso con le auto, molte più auto verrebbero costruite qui e la G.M. non chiuderebbe le sue fabbriche in Ohio, Michigan e Maryland", ha aggiunto invitando il Congresso "a farsi furbo". "I Paesi che esportano le loro auto qui hanno approfittato degli Usa per decenni. Il presidente ha grande potere sulla questione e ora è allo studio", ha quindi annunciato.