Sarà l’Italia a pagare lo scotto maggiore alla pandemia di coronavirus, con un crollo del Pil del 12,8% nel 2020, pari soltanto a quello dell’economia spagnola. È la stima contenuta nell’aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, che taglia del 3,7% la previsione pubblicata nel Rapporto di aprile. Nel 2021, l’attività economica italiana rimbalzerà invece del 6,3%, l’1,5% in più rispetto a quanto l’istituto di Washington si attendesse in primavera.
A preoccupare è anche l’andamento dei conti pubblici. Secondo l’Fmi il rapporto tra deficit e Pil nel nostro Paese risulterà pari al 12,7% quest’anno e al 7% il prossimo. Il rapporto tra debito e Pil salirà invece sino al 166,1% nel 2020 per poi calare al 161,9% nel 2021.
L’impatto dell’epidemia di coronavirus sull’economia ha avuto effetti “catastrofici” sul mercato del lavoro, si legge nell’aggiornamento, secondo cui la perdita di ore lavorate nel secondo trimestre dell’anno equivale alla cancellazione di 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno nel Mondo rispetto all’ultimo trimestre del 2019.