AGI – Il titolo di Stellantis perde slancio dopo l’iniziale entusiasmo seguito alla pubblicazione dei risultati del terzo trimestre e alla conferma della guidance per l’intero anno.
Sui conti della casa automobilistica nata all’inizio dell’anno dalla fusione di Fiat Chrysler con la francese continua a pesare la carenza di chip.
Stellantis chiude il trimestre con ricavi in flessione del 14% a 32,6 miliardi di euro e il 27% in meno delle consegne a 1,31 milioni di unità. Il titolo in Borsa passa da un +1,7% iniziale a +0,16%, dopo essere sceso brevemente sotto la parità.
I motivi delle perdite
La debolezza nelle consegne, spiega la società, si deve principalmente “alla perdita di circa 600mila unità, pari a circa il 30% della produzione pianificata del terzo trimestre 2021, dovuta a ordini inevasi di semiconduttori“. I ricavi, tuttavia, sono scesi meno delle consegne in quanto, come sottolineato dal gruppo, sono state vendute sempre più auto con margini più elevati e i prezzi di vendita sono stati più alti. È in questo contesto che Stellantis conferma la guidance per l’intero 2021, ovvero di arrivare a un margine operativo rettificato di circa il 10%, partendo però dal presupposto “che non vi sia un ulteriore deterioramento nelle forniture di semiconduttori e che non vi siano ulteriori lockdown in Europa e negli Stati Uniti” a causa del Covid.
Il gruppo rivede poi le prospettive per l’intero anno in alcuni mercati strategici rispetto al primo semestre dell’anno: “il Nord America a +5% da +10%; il Sud America a +15% da +20%; l’Europa allargata a +5% dal +10%. Previsioni in crescita invece in Medio Oriente e Africa a +20% da +15%, mentre restano invariate India e Asia Pacifico a +10% e la Cina a +5%”.