AGI – L’economia tedesca è cresciuta più del previsto nel secondo trimestre dell’anno sulla scia dell’allentamento delle restrizioni anti Covid-19 che ha spronato i consumatori ad attingere a risparmi record accumulati durante il lockdown invernale, mentre lo Stato ha messo ‘benzina’ con un enorme stimolo finanziato dal debito.
Su base annua, la locomotiva tedesca si è espansa del 9,4% nel secondo trimestre, lasciando l’attività economica del 3,3% al di sotto dei livelli pre-crisi del quarto trimestre del 2019. L’economia tedesca è cresciuta invece dell’1,6% rispetto al trimestre precedente. Il dato è stato rivisto al rialzo rispetto alla stima preliminare.
Il consumo privato è cresciuto del 3,2% tra aprile e giugno, contribuendo per 1,6% punti percentuali alla crescita complessiva e spingendo il tasso di risparmio al 16,3%. Nel primo trimestre, quando negozi, bar e ristoranti sono rimasti chiusi, quel tasso ha toccato il massimo storico del 22%. I consumi pubblici si sono espansi dell’1,8%, contribuendo al tasso di crescita complessivo per lo 0,4%.
La spesa statale per attutire l’impatto della crisi del coronavirus, finanziata con nuovi prestiti senza precedenti, ha creato un buco da un 80,9 miliardi di euro (95 miliardi di dollari) nelle finanze pubbliche nella prima metà dell’anno.
Questo equivale a un deficit del settore pubblico del 4,7% del Pil, al top da 26 anni. Carsten Brzeski di Ing Bank ha definito questo dato “il lato negativo della rapida ripresa economica”. “Lo stimolo dovrebbe aiutare a riportare l’economia ai livelli pre-crisi prima della fine del 2021, ma lascerà al nuovo governo un pesante fardello da sostenere”, aggiunge Brzeski.