L’inflazione continua a correre, mai così alta dal 2012

AGI – L’inflazione a ottobre accelera per il quarto mese consecutivo (+3% su base annua), dopo la conferma a luglio del tasso di crescita dei prezzi al consumo di giugno e i primi cinque mesi di marcata ripresa, portandosi così da una variazione negativa registrata a dicembre 2020 a una crescita di un’ampiezza che non si registrava da settembre 2012 (quando fu pari a +3,2%). Lo sottolinea l’Istat nel commento ai dati sull’inflazione a ottobre. 

Nel mese di ottobre, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,7% su base mensile e del 3,0% su base annua (da +2,5% del mese precedente); la stima preliminare era +2,9%. Lo rileva l’Istat.

L’ulteriore accelerazione, su base tendenziale, dell’inflazione è in larga parte dovuta, anche nel mese di ottobre, ai prezzi dei beni energetici (da +20,2% di settembre a +24,9%) sia a quelli della componente regolamentata (da +34,3% a +42,3%) sia ai prezzi di quella non regolamentata (da +13,3% a +15,0%). Accelerano rispetto al mese di settembre, ma in misura minore, anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +2,0% a +2,4%). 

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona +1% su base annua (+0,9% a settembre) #istat https://t.co/AUB7VrdRrc pic.twitter.com/TLWNss72Jb

— Istat (@istat_it) November 16, 2021

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale da +1,0% a +1,1%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +1,1%.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei beni energetici regolamentati (+17,0%) e solo in misura minore a quella dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+1,0%) e degli alimentari non lavorati (+0,7%).

Diminuiscono, invece, per ragioni ascrivibili per lo più a fattori stagionali, i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-0,7%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,3%).

Prezzi al consumo: a ottobre inflazione al 3% dal 2,5% del mese precedente (stima preliminare 2,9%) #istat https://t.co/AUB7VrdRrc pic.twitter.com/sXDJrZMSkm

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Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +3,6% a +4,2%), mentre la crescita di quelli dei servizi è stabile (+1,3%); il differenziale inflazionistico tra questi ultimi e i prezzi dei beni rimane negativo (-2,9 punti percentuali), ampliandosi rispetto a quello registrato a settembre (-2,3).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 3,2% su base annua (da +2,9% di settembre); la stima preliminare era +3,1%.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,6% su base mensile e del 3,0% su base annua.

Corre carrello della spesa a ottobre, +1%

Corre il cosiddetto ‘carrello della spesa’ a ottobre. Lo rileva l’Istat spiegando che accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +0,9% a +1,0%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,6% a +3,1%).

Nel dettaglio, la crescita dei prezzi dei Beni alimentari è stabile a +1,0% (+0,3% rispetto a settembre) a causa dei prezzi degli Alimentari lavorati (+1,0% come nel mese precedente; -0,1% il congiunturale), mentre i prezzi degli Alimentari non lavorati rallentano (da +1,0% a +0,8%; +0,7% su base mensile) a causa dei prezzi dei Vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (che invertono la tendenza da +3,9% a -0,3/%; +1,0% rispetto a settembre), mentre quelli della Frutta fresca e refrigerata continuano a flettere ma in misura meno ampia (da -2,4% a -1,0%; +2,1% il congiunturale).


L’inflazione continua a correre, mai così alta dal 2012