Continua all’insegna della variabilità la giornata di Piazza Affari: al giro di boa il Ftse Mib, che dopo un passaggio in negativo era tornato a guadagnare l’1,5%, è in lieve calo frazionale (-0,27%).
A pesare sui mercati, che aspettano certezze dalle risposte della politica per limitare i danni dell’epidemia di coronavirus sull’economia, anche l’indice di fiducia della zona euro, crollato a marzo.
Sempre bene i titoli bancari (Unicredit +2,88%), con Intesa che pero’ si muove in controtendenza; denaro su Tim (+5,9%). Bene i petroliferi (Eni +2,9%, Saipem +4%) e le reti. Forti vendite sulle assicurazioni (Generali -4%) e su Nexi nei pagamenti. Sempre male la galassia del Lingotto, con Fca che perde il 6%
I mercati, che hanno mostrato di non accontentarsi delle mosse accomodanti delle banche centrali, si augurano che arrivino nuovi stimoli da parte dei governi. C’è attesa soprattutto per quanto si farà negli Usa, dove oggi segretario al Tesoro Steven Mnuchin chiederà ai senatori 800 miliardi di dollari di aiuti alle imprese. Anche da Berlino si attendono nuovi stimoli, in aggiunta ai 550 miliardi di euro di garanzie sui prestiti già preannunciate
Gli occhi degli investitori sono puntati sulle risposte all’epidemia di Coronavirus, sia da un punto di vista sanitario che da un punto di vista economico: i ministri dell’Economia dell’Eurozona stanno valutando l’utilizzo delle risorse dell’Esm per rispondere alla crisi, Cina, Giappone e Corea vogliono collaborare per fronteggiare il contagio, la Nuova Zelanda ha annunciato un piano di stimolo all’economia.