Saranno assunte 10 mila persone per fare i ‘navigator’ del reddito di cittadinanza

“Faremo 10 mila assunzioni per i navigator, che sono i tutor che seguono chi prende il reddito di cittadinanza. Li assumeremo subito, faremo dei colloqui con l’impegno di stabilizzarli con un contratto che riguarda la collaborazione con l’Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro”. Lo ha detto il vice premier, Luigi Di Maio ad Avezzano, precisando che le assunzioni riguarderanno “4 mila persone per le regioni, e 6m ila per lo Stato centrale”.

“Nei prossimi mesi – spiega Di Maio – abbiamo meso in piedi un sistema sul reddito di cittadinanza per cui un’impresa che assume chi prende il reddito, avrà fino a 18 mesi di sgravi fiscali. Quando inizieremo a dare il reddito, da aprile di quest’anno, le imprese si rivolgeranno a un centro per l’impiego o a un destinatario del reddito o a un’agenzia privata o a un navigator, per assumere quella persona”.

Secondo il quotidiano Avvenire la selzione sarà rapidissima: “Un’«infornata» da svolgersi in tempi-record e perciò con procedure acceleratissime: una scrematura sulla base dei curricula inviati e poi un colloquio individuale. Nessun concorso, nessuna prova scritta o quiz a risposta multipla. Insieme a Poste e Caf che si preparano all’arrembaggio dei richiedenti il reddito di cittadinanza, anche Anpal servizi spa, la partecipata “operativa” dell’Agenzia nazionale delle politiche attive, si sta attrezzando all’assedio telematico di coloro che vorranno diventare navigator, la figura professionale che dovrà guidare i beneficiari della misura verso il mondo del lavoro”.

Saranno collaboratori o dipendenti?

Il “decretone” – ricorda il quotidiano della Cei – stanzia per Anpal servizi 200 milioni per il 2019, 250 per il 2020 e 50 per il 2021 (“per consentire la stipulazione di contratti con le professionalità necessarie ad organizzare l’avvio del Rdc, nelle forme del conferimento di incarichi di collaborazione, nonché per la selezione, la formazione e l’equipaggiamento, anche con il compito di seguire personalmente il beneficiario nella ricerca di lavoro, nella formazione e nel reinserimento professionale”.

Con il #RedditoDiCittadinza stanziamo risorse per garantire a tutti i territori una rete di protezione sociale e finanziare le politiche attive del lavoro. Non daremo solo un sostegno economico ma uno sbocco occupazionale ai cittadini. Il Paese torna a investire sulla crescita! pic.twitter.com/DRXgyFJ9pd

— Riccardo Fraccaro (@riccardo_fra) 20 gennaio 2019

Risorse sufficienti, secondo le proiezioni, ad assumere nei prossimi due anni circa 4.500 navigator come co.co.co. (collaborazione coordinata e continuativa). Un bella ondata, anche se sono meno della metà rispetto ai 10 mila auspicati da Mimmo Panico, il consulente di Luigi Di Maio con lunga esperienza negli Stati Uniti, l’uomo che lo scorso 21 dicembre è stato indicato dal Consiglio dei ministri proprio come nuovo presidente dell’Anpal (per completare la nomina bisogna attendere il parere delle commissioni Lavoro di Camera e Senato).

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Il tipo di rapporto lavorativo è chiaro, leggendo il decreto: saranno dei collaboratori, dei precari, non saranno cioè assunti, sebbene Di Maio ne abbia promesso la «stabilizzazione» (va detto però che Anpal servizi ha già in pancia 530 co.co.co. e 100 lavoratori a tempo determinato che affiancano i 400 col “posto fisso”). Chiaro anche che ci si affida ad una partecipata proprio per dribblare la lunga “liturgia” dei concorsi(sarebbe stato impossibile assegnare la stessa selezione alla “casa madre” Anpal che è un ente pubblico e che quindi deve osservare tutte le regole del comparto statale, comprese quelle su turn over e quote massime di precari).

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Agi