Il consorzio che dovrebbe dar vita alla nascita della nuova Alitalia per ora non parte. Oggi scade il termine indicato dal governo per la presentazione delle offerte vincolanti, e ieri Fs, pur “confermando la disponibilità a proseguire le negoziazioni per il costituendo consorzio”, ha affermato che “ad oggi non sono maturate le condizioni”. La palla a questo punto, dopo il passo indietro di Atlantia, torna ai commissari e quindi al governo che ufficialmente ostenta tranquillità.
Il titolare del dossier, Stefano Patuanelli, ha detto che ci sono le condizioni per un parziale ottimismo. “C’è la scadenza dell’ultima proroga concessa al consorzio e autorizzata ai commissari, attendo di leggere ciò che il costituendo consorzio scriverà ai commissari. Ritengo ci siano le condizioni che mi fanno essere parzialmente ottimista nelle prossime ore ma devo attendere che il consorzio scriva ai commissari e poi i commissari mi diranno”, aveva dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico. Ma le frenate di tutti i potenziali partner fanno presagire una nuova proroga.
Nonostante i tempi siano agli sgoccioli, anche la titolare dei Trasporti, Paola De Micheli, evita toni allarmistici: “Lufthansa ha un approccio più morbido, il tema vero è che ci aspettiamo nei prossimi giorni una risposta dal consorzio che deve avere un partner industriale, Lufthansa o Delta. Siamo con un po’ di realismo ragionevolmente ottimisti e positivi sulla chiusura positiva della vertenza”. La compagnia di bandiera tedesca ha però ribadito, dopo il cda dei giorni scorsi, di non essere interessata a investire nell’Alitalia attuale ma solo in una compagnia ristrutturata.
Al di là delle dichiarazioni ufficiali, nell’esecutivo c’è preoccupazione per una situazione che sembrava avvicinarsi a una soluzione ma che ha avuto un nuovo stop. A questo punto appare scontata l’ottava proroga e si spera che la faccenda possa chiudersi entro la fine di marzo del 2020. Concetto ribadito da Patuanelli: “Abbiamo un provvedimento – ha spiegato – che presenta all’interno un’ulteriore parte di prestito di 400 milioni che ci ha dato modo di fare un ragionamento sui tempi di conclusione del procedimento con un closing entro marzo, quello è il momento da mantenere fisso”. La scadenza di marzo per chiudere l’operazione “è ferma”, ha aggiunto.
Dal canto suo, Fs conferma che “sono state esaminate le comunicazioni inviate nei giorni scorsi da Delta, che ha confermato la disponibilità a partecipare al capitale della nuova compagnia, nonché la lettera trasmessa da Lufthansa che ha prospettato la disponibilità ad un accordo commerciale, ma non ad un ingresso immediato nel capitale della nuova Alitalia”.
“Atlantia – scrive ancora Ferrovie – ha reso noto che allo stato non si sono ancora realizzate le condizioni necessarie per l’adesione al progetto, ferma la disponibilità a proseguire il confronto per l’individuazione del partner industriale”. Una disponibilità che è strettamente intrecciata alla vicenda della revoca delle concessioni autostradali, minacciata dopo la tragedia del Ponte Morandi.