Carlo Bonomi, numero uno di Assolombarda, è stato designato nuovo presidente di Confindustria. Lo ha deciso il consiglio generale dell’associazione con voto online segreto (123 voti a favore e 60 contro). Bonomi ha avuto la meglio su Licia Mattioli, vicepresidente degli industriali. L’ultima parola, da statuto, spetterà all’assemblea privata dei delegati, convocata il 20 maggio per eleggere formalmente il nuovo presidente e la sua squadra.
Il nuovo presidente di Confindustria, è un imprenditore del settore biomedicale dal lungo curriculum confindustriale. Presidente di Assolombarda dal giugno 2017, è stato in precedenza uno dei membri della squadra di Vincenzo Boccia. Bonomi è nato a Crema, nel ’66, e durante gli ultimi tre anni, da numero uno della principale ‘territoriale’ di Confindustria non si è mai sottratto a duri affondi nei confronti della politica su diversi temi: da Alitalia alla manovra, l’imprenditore ha sempre fatto sentire la propria voce.
L’ultima occasione in cui è intervenuto pubblicamente è stata poco dopo metà marzo, quando, a seguito della pubblicazione del decreto ‘Cura Italia‘, ha subito chiesto che il governo correggesse le parti “inadeguate”, indicando in una “una grande cooperazione pubblico-privato, analoga a quella che ha fatto reggere l’Italia ai colpi durissimi del secondo conflitto mondiale, del terrorismo, dell’inflazione, del rischio di insolvibilità che ci portò alla crisi del 2011” la strada per superare gli effetti disastrosi sull’economia della pandemia da Coronavirus. Contestualmente Bonomi ha anche rivendicato la necessità di “una strategia di Paese di lungo termine e con una visione internazionale”, di un maggior supporto alle imprese e soprattutto di adottare misure “con un confronto delle parti e tenendo conto delle conseguenze” dicendo “basta interventi figli di contrattazioni politiche riservate e appresi solo leggendo testi che arrivano a scelte fatte”. “Penso che nella sua tragicità questa emergenza ci stia offrendo anche un’opportunità. Quella di rilanciare il Paese eliminando una volta per tutte le zavorre che ci hanno frenato negli ultimi vent’anni”, ha detto nei giorni scorsi al Corriere della Sera.
Dal giugno 2017 é membro del Consiglio Generale di Aspen Institute Italia, del Consiglio di Amministrazione di Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) e, dal novembre 2018, del Consiglio di Amministrazione dell’Università Bocconi.