Era nell'azienda da trent'anni ed era arrivato, nel 2014, fino alla poltrona di direttore operativo. Sulla carta, il responsabile delle turnazioni errate che hanno costretto Ryanair a cancellare 20 mila voli da qui all'estate, lasciando a terra 700 mila passeggeri, era però lui, Michael Hickey. Le dimissioni sono state comunicate dalla compagnia low-cost tramite una nota e il successore verrà scelto nei prossimi giorni. Una selezione che coinvolgerà lo stesso Hickey, rimasto, per ora, nell'organigramma con un ruolo di consulenza. Il numero uno Michael O' Leary, nondimeno, si è assunto di fronte agli azionisti la responsabilità di una vicenda che ha avuto un dirompente effetto collaterale: fornire ai piloti l'occasione giusta per rivendicare migliori condizioni contrattuali. La testa di Hickey, che era responsabile della gestione dei piloti e del personale di terra, è quindi un ulteriore segnale di apertura nei confronti dei dipendenti il giorno dopo le scuse rivolte loro da O' Leary.
La lettera di O' Leary
L'amministratore delegato di Ryanair ha inviato ai 4.200 piloti della compagnia low cost una lettera per cercare di ricucire lo strappo di fine settembre, quando, durante la riunione annuale della compagnia a Dublino, li accusò "di darsi troppa importanza e di essere pieni di sè". In un passaggio della missiva, riportata dall'Irish Independent, O'Leary offre aumenti di stipendio e bonus fedeltà, oltre a promettere migliori prospettive di lavoro e di carriera. "Se state pensando di unirvi a compagnie aeree concorrenti – scrive – vi invito a rimanere con Ryanair per un futuro più brillante per voi e per le vostre famiglie". E ancora: "Sottolineo (come faccio sempre) che i piloti di Ryanair sono i migliori, lavorano duramente, sono bene addestrati ed estremamente professionali. Sono fiero della vostra abilità ed esperienza, che vi porta a operare in moltissimi aeroporti", anche in contesti difficili come "le cattive condizioni meteo".
L'ad si scusa poi per i cambiamenti in corso nella compagnia che hanno causato i disagi nel sistema dei turni e delle ferie, costringendo la compagnia a cancellare oltre 20.000 voli che hanno lasciato a terra 800.000 passeggeri. E quelle critiche così dure? Il manager giura che "erano rivolte ai piloti delle compagnie aeree concorrenti e ai loro sindacati", che "sfruttano ogni occasione per criticare e denigrare Ryanair, i nostri piloti, la nostra sicurezza, la nostra performance operativa e il nostro modello di business che ha avuto successo per trent'anni".
C'è veramente un esodo da Ryanair?
Il fronte aperto dai piloti ha portato decine di loro ad abbandonare il vettore irlandese per la concorrenza, in particolare la Norwegian Air Shuttle, che ha aperto nuove frontiere del volo low cost lanciando rotte tra gli Usa e l'Europa a prezzi stracciati. Ryanair nega però che l'ondata di dimissioni abbia causato una carenza di personale. L'azienda, si legge su Business Insider, ha comunicato che quest'anno i piloti che hanno lasciato l'incarico sono 260 su 4.200. I nuovi assunti dallo scorso gennaio sarebbero però 822, 210 dei quali solo negli ultimi tre mesi. Le scuse di O'Leary, nondimeno, non sarebbero sufficienti.
Per i piloti le scuse non bastano
Dalle informazioni raccolte dal Corriere della Sera "appare evidente come ci siano diverse delle 86 basi — in tutta Europa — dove le proposte del vettore non abbiano avuto l’esito sperato dai vertici. Tanto che molti comandanti e primi ufficiali avrebbero chiesto l’aiuto dei sindacati storici dei piloti — gli irlandesi di Ialpa, i britannici di Balpa e persino gli statunitensi di Apa — per cercare di capire come muoversi nel nuovo contesto. Non a caso proprio quelli di Balpa (che sta per British Airline Pilots’ Association) un giorno dopo la lettera di O’Leary hanno raccontato gli umori dei piloti di Ryanair.
"Le reazioni alla lettera di O’Leary suggeriscono che l’ad non ha ancora capito il punto della questione», dichiara Brian Sutton, segretario generale di Balpa. «Comandanti e primi ufficiali da tutte le basi nel Regno Unito ci hanno detto che bastano delle scuse di rito per zittirli. Ci rivelano che pretendono rispetto e che gli Erc vengano riconosciuti come veri organi di rappresentanza. Finché Ryanair non riconosce queste cose continuerà ad avere problemi con i propri piloti".