(AGI) – Parigi, 14 mar. – I paesi Opec e non Opec stanno rispettando l'accordo sui tagli di produzione decisi a novembre dello scorso anno. Lo riferisce il cartello nel suo bollettino mensile spiegando che i prezzi nel mese di febbraio sono saliti del 2% a una media di 53,37 dollari al barile. La ripresa dei prezzi, sottolinea l'organizzazione, e' in ogni caso minacciata dai produttori shale americani che hanno ricominciato a trivellare, incoraggiati proprio dalla risalita delle quotazioni e dall'aumento della produzione canadese. Dopo l'accordo di fine novembre in seno all'organizzazione, a dicembre l'Opec ha raggiunto una seconda intesa con 11 Paesi non membri, compresa la Russia, per un taglio aggiuntivo. Nel bollettino l'organizzazione ha poi rivisto al rialzo le propie stime sulla domanda per il 2017 a 1,26 milioni di barili al giorno, in crescita di 70.000 barili al giorno rispetto al report precedente. L'incremento dovrebbe derivare dall'aumento della domanda in Europa e nella regione dell'Asia Pacifico. I 13 membri dell'Opec producono un terzo della produzione mondiale di petrolio. (AGI)
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