Quali frese a tazza scegliere per i differenti materiali da forare?

Chi si occupa di fare i lavori in casa, chi è appassionato di fai date e chi è esperto di lavorazione del legno, sono i principali interessati all’utilizzo di una fresa a tazza, utile per forare il legno attraversando il materiale
per intero, da una parte all’altra. Questa soluzione si rivela utile nel caso in cui ci sia la necessità di effettuare una foratura che permetta di incastrare altri pezzi di legno o di metallo. Ad ogni modo, in base alle necessità di lavorazione potrebbe si trovano frese a tazza adatte per la realizzazione di fori ciechi e quelle più utili per i fori passanti. Per esempio, ecco come cambiare una presa elettrica velocemente: innanzitutto dovrai acquistare una fresa a tazza per la foratura del legno. Con una sega a tazza potrai
effettuare il foro, ma attenzione non risparmiare in fase di acquisto, investi in base a ciò che davvero ti serve. Infatti, non tutte le frese a tazza sono utili per soddisfare tutti gli scopi, soprattutto per forare il legno è meglio utilizzare sempre prodotti specifici e idonei.
Le seghe a tazza possono essere utili per perforare materiali come la plastica, il cartongesso, il cemento e ovviamente anche il legno. La fresa a tazza dispone di una punta centratrice e una volta fissata al mandrino
del trapano può essere posizionata per effettuare la sua attività di foratura.
Proprio grazie alla punta centratrice è possibile eseguire buchi perfettamente regolari, perché questa mantiene la lama circolare all’interno dell’area d’azione. Una fresa a tazza (approfondisci sul sito https://www.fraisertools.com/) può avere la punta in HSS, carburo
di tungsteno o diamante, ogni materiale è utili per affrontare una superficie differente, dunque più o meno dura.
Nel caso in cui si debba perforare un materiale morbido, vedi il legno, per esempio, si trovano in circolazione anche frese a tazza intercambiabili, da agganciare alla base, chiamata anche mandrino, una volta decisa la dimensione del foro da effettuare e il diametro di perforazione desiderato scegli la lama che fa al caso tuo.
Pr gli utilizzi più comuni sono previste le frese a tazza in materiale HSS bimetalliche, perché sono più adatte alla perforazione dei materiali più diffusi quali compensato, cartongesso, plastica e metallo non ferroso. Se
vuoi fare un lavoro di buona qualità devi tenere in considerazione proprio questi primi aspetti. Cobalto e carburo di tungsteno compongono la fresa che deve avere una maggiore resistenza, che solitamente corrisponde all’8% in più rispetto a un HSS, mentre il diamante è utilizzato per la perforazione delle piastrelle, del mattone e della pietra.
Le seghe a tazza sono progettate per eseguire un certo numero di giri al minuto, un parametro che non è trascurabile, perché assicura la prolungata durata dell’attrezzo. Per i materiali più duri è comunque
consigliabile l’utilizzo dei trapani, quelli di qualità maggiore sono prevedono una punta centratrice e la lama.
Potrebbe presentarsi la necessità di dover realizzare dei fori di grande diametro, un esempio potrebbe essere quello di agganciare una cerniera all’anta, nel caso della lavorazione del legno. In questo caso
diventa fondamentale l’utilizzo di una fresa a tazza, che un accessorio da applicare al trapano o all’avvitatore.
Per procedere bisogna avere chiari due parametri, uno è su quale materiale si ha intenzione di effettuare il foro, l’altro è di che diametro deve essere il foro da realizzare. Importante è la scelta della qualità dello
strumento, che ti permetterà di fare meno fatica e di ottenere un risultato ottimale, senza rischiare di danneggiare la superficie del materiale sul quale andare a fare il foro.

Un accorgimento da non trascurare quando si deve forare un materiale molto duro è che durante la foratura bisogna sempre inumidire la superficie con dell’acqua, ciò è utile per effettuare meglio il taglio
evitando attriti e percussioni, in questo modo si evita di bruciare la lama o il motore del trapano.